Quanti si recano in pellegrinaggio a S. Rita e quanti di coloro che vorrebbero andarci e magari non lo hanno mai fatto, ignorano che nella città di Conversano c’è la seconda patria di Santa Rita nella chiesa di S.Cosma che è stata a lungo il punto di riferimento proprio per il culto della Santa di Cascia per tutta l’Italia meridionale.
Nella sera del 22 maggio 1998 nel santuario di Cascia è giunta la fiaccola accesa solennemente il 10 maggio a Conversano in provincia di Bari, dove appunto sorge una cappella santuario intitolata alla Santa di Roccaporena, su iniziativa del vescovo Domenico Padovano. Un vero e proprio filo rosso quello che lega la cittadina umbra a quella pugliese. Fu quindi infatti che nel 1877 avvenne uno dei tre miracoli che avrebbero portato nel 1900 Leone XIII a sancire canonicamente la santità di Rita. L’evento prodigioso si compì a Conversano a favore del sarto Cosimo Pellegrini affetto da parossismo cerebrale, che dopo aver partecipato alla messa nel giorno della festa della Beata Rita da Cascia improvvisamente tre giorni dopo guarì inspiegabilmente dalla malattia. Il sarto raccontò di aver avuto una visione in cui la Beata Rita lo rassicurava e gli diceva che sarebbe stato bene. Fu l’allora vescovo Casimiro Gennari che colpito da suddetto miracolo, istruì il processo canonico per il suo riconoscimento. Lo stesso vescovo nel 1914 pubblicò un compendio delle grazie straordinarie ottenute per intercessione della Beata Rita.
Il volume ebbe una notevole fortuna e contribuì a diffondere il culto della Santa in tutta l’Italia meridionale, tale da divenire Conversano meta di pellegrinaggi.
Dal 1912 sono le Suore Adoratrici Crocifisse dell’Eucarestia a mantenere immutata la devozione della santa. Il 22 maggio 1988 questo avvenimento storico-spirituale è stato ricordato con il gemellaggio tra le due città di Cascia e di Conversano.
La statua della Santa che è posta nella meravigliosa chiesa di S.Cosma è opera in carta pesta leccese e viene condotta in processione durante la festa esterna, ma se decidete di andarci a Conversano non mancate di chiedere alle suore del convento attiguo di farvi visionare la piccola statuetta della santa che è custodita nello studio della madre superiora perchè è la stessa che andò in sogno al sarto conversanese.