A conclusione della VI edizione dei Premi di Studio "Matteo Fantasia e figlia Anna Maria", il Centro di Studi "Matteo Fantasia" dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano organizza una manifestazione durante la quale verranno premiati gli elaborati vincitori, regalando agli spettatori un interessante dibattito sul tema Risorgimento nel Mezzogiorno.
L'evento si svolgerà venerdì 17 dicembre 2021 a partire dalle ore 18:30 presso la Sala Consiliare "Matteo Fantasia" in Piazza XX Settembre a Conversano (BA).
PROGRAMMA
Avv. Giuseppe Lovascio
Sindaco Città di Conversano
Assessore Politiche Culturali
Presidente Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano
Comitato di Bari
Centro Studi "Matteo Fantasia"
Prof. Carmine Pinto
Presidente Nazionale Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano
OPERE VINCITRICI
La protezione del patrimonio architettonico in Puglia e in Lucania durante il secondo conflitto mondiale
Maria Antonietta Catella
L'azione dei Tribunali militari nella guerra al brigantaggio (1863 - 1865). Alcuni casi di studio
Mariamichela Landi
Le bande partigiane lungo la linea Gustav. Abruzzo e Molise nelle carte del Ricompart
Fabrizio Nocera
"Le apostoliche industrie" nelle "Indie di quaggiù" tra Sei e Settecento. L'actio missionaria dei gesuiti Francesco de Geronimo e Domenico Bruno
Pasquale Rubini
Giuseppe Bucci (1872 - 1935). Storia di un educatore nel passaggio dalla società liberale all'età fascista
Vito Saracino
Comunicazione, opinioni e controllo nel Regno di Napoli: le province pugliesi tra centro e periferia (sec. XVI - XVII)
Domenico Uccellini
MATTEO FANTASIA
Il Prof. Matteo Fantasia, nato a Conversano, vi compì gli studi preuniversitari ad impulso del Prof. Domenico Ramunni, che ne aveva intuito le doti. Proveniente dal glorioso Liceo Classico di Conversano, si addottorò in Lettere (1940) ed in Filosofia (1942) nell'Università di Napoli.
Nella sua Città - costituitasi nel 1937 la FU.C.I. ad iniziativa di mons. Luigi Gallo - ne fu il Presidente, completando la sua formazione nella Azione Cattolica. Chiamato alle armi nel 1941, partecipò alla Seconda Guerra Mondiale partendo nel Luglio del '43 per il fronte greco a soli tre mesi dalle nozze con Grazia D'Accolti.
Con 'armistizio dell'8 Settembre 1943, il suo reparto venne confinato dai nazitedeschi nel campo di concentramento di Biala Podlaska, ove - per avere, con pochi commilitoni, rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale di Mussolini e di collaborare con le forze armate tedesche - rimase prigioniero ed internato, con successivo trasferimento nei lager di Wietzendorf: due anni di campo di concentramento, allora, gli minarono il corpo e temprarono lo spirito fino al ritorno nella sua Conversano il 26 Agosto 1945.
Ivi riprese l'attività didattica, come professore di Lettere Classiche e Storia e come preside degli istituti superiori, ed ivi iniziò, dal Marzo 1946 nelle file della Democrazia Cristiana, un impegno politico ultra trentennale che, tra l'altro, lo vide indimenticato Presidente della Provincia di Bari, Presidente dell'Unione Regionale Province Pugliesi, Assessore e Consigliere Regionale della fase «costituente» del 1970 fino al 1980, allorché, già provato come pochi dall'assassinio di Aldo Moro, maturò la scelta di dismettere il laticlavio politico per dedicarsi totalmente ai diletti studi.
Fondò nel 1973 l'Associazione Culturale intitolata al suo Maestro ideale «L. Sturzo» reggendone la Presidenza fino alla sua morte. Acquisì alla provincia di Bari l'Archivio «De Gemmis», ampliò e riordinò la Pinacoteca Provinciale allocandovi la «Mostra dell'Arte in Puglia dal Tardo Antico al Rococò», curò i volumi delle «Relazioni alla Società Economica di Terra di Bari» e numerose pubblicazioni letterarie, storiche e politiche.
Istitui numerosi Licei Scientifici, Istituti Tecnici e Scuole Professionali in provincia di Bari, e contribuì nella migliore visione sturziana alla nascita di Società Cooperative. Al fianco del Prof. Francesco Maria De Robertis nella «Società di Storia Patria», fu Presidente provinciale della «Società Dante Alighieri e dell'Istituto per la Storia del Risorgimento» (per il quale fu anche componente della Consulta Nazionale); in tale presidenza successe al Prof. Michele Viterbo (Peucetio), fondò nel 1990 la Rivista «Risorgimento e Mezzogiorno», organizzò sette convegni. Fu insignito tra l'altro: della Croce al Merito di Guerra, del Cavalierato di Gran Croce della Repubblica Italiana, della Medaglia d'Argento del Ministero della Pubblica Istruzione come benemerito della Scuola, di Medaglia d'Oro della Presidenza della Repubblica come benemerito della Cultura, Arte e Istruzione. Ultima sua fatica culturale fu «La Pinacoteca del Castello di Conversano - Memoria storica», che volle dedicare al Prof. Domenico Ramunni che l'aveva sospinto e sostenuto negli studi.
Da ultimo, a pochi giorni dalla celebrazione del 57° Congresso Nazionale dell' «Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano», volendo vivere non in funzione della salute Sua, bensì in pro della migliore riuscita dell'imminente Congresso («Verso l'Unità» 26/29 Ottobre 1994), nel pieno della correlata attività organizzativa trascurando ogni dovuto riposo, cedeva nella fibra non più in condizioni di reggerne l'impeto spirituale e di pensiero, lasciando grande eredità di affetti ed insegnamenti.
L'«Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano» ha intitolato a lui il proprio «Centro Studi» in Conversano ed istituito - con il Comune - a suo nome premi di Studio.
Sono a lui intitolate le sale consiliari del Comune di Conversano e della Provincia di Bari.