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Festa di San Giovanni: Conversano, spaghetti alla San Giuannin (o San Giuannidde) in tavola

 In questi mesi a causa dell'epidemia, abbiamo dovuto rinunciare a lavoro, serate con gli amici, feste patronali, matrimoni e molto altro ancora, ma se c'è una cosa che il Covid non può portarci via, sono le tradizioni.

 La notte di San Giovanni - tra il 23 e il 24 giugno - è forse la notte più incredibile dell'anno, grazie anche a innumerevoli riti e usanze ad essa legati. 

 A Conversano, è l'arte culinaria a fare da padrona a questa festa: immancabili, infatti, sono gli spaghetti alla San Giuannin o San Giuannid (in base ai vari dialetti) che sono la portata regina del 24 Giugno. La ricetta tradizionale prevede che gli spaghetti cotti al dente, vengano conditi con un abbondante sughetto insaporito da capperi, acciughe, peperoncino e olive nere.




 Non è una leggenda, ma una realtà indiscussa, quando si narra che nei piatti in cui è stata servita la San giuannin non sia mai avanzato nulla.



 Un'altra consuetudine molto particolare e conosciuta nella nostra città è quella della preparazione del rosolio di noci, anche detto nocino di San Giovanni, ricavato dall'infusione nell'alcol delle noci ancora acerbe raccolte durante l'alba del 24. 



 Il primo vero assaggio avviene, però, il giorno di Ognissanti: il liquore, infatti,  viene inizialmente lasciato macerare per 40 giorni in un barattolo di vetro e, successivamente, dopo aver filtrato il composto e aggiunto lo sciroppo  di acqua e zucchero, viene conservato per un periodo di 3 mesi.

👉Clicca qui per visualizzare la ricetta: Ricetta Nocino di San Giovanni

 Sempre in Puglia, a Monopoli per esempio, è celebre la tipica  spaghettata di San Giovanni, una vera e propria degustazione di questo piatto accompagnata da buon vino e musica dal vivo. 

 Mentre a Putignano, il 23 Giugno, è imperdibile il tradizionale appuntamento con il corteo storico medievale di San Giovanni, patrono del paese, che anima la festa.


  Ma la notte di San Giovanni – notte dell’impossibile, di prodigi e di streghe - è festeggiata in diverse parti d'Italia.

 In particolare, in un intreccio di fede e credenze pagane, in molti accendono falò purificatori con l’intento di scacciare le tenebre e celebrare la luce e il bene. Si bruciano le erbe vecchie, si salta il fuoco in cerca di fortuna e si cosparge il capo di cenere.


 
 Esistono, poi, l'usanza pagana di posare di fronte alla soglia di casa un mucchietto di sale o una grande scopa per proteggersi dall’intrusione delle streghe e i rituali legati alle premonizioni d’amore: secondo varie leggende, tante sono le ragazze in età da matrimonio che si affidano a riti di ogni genere nella speranza di “vedere” il loro futuro marito. 



    di  Ilaria, Anna, Gianbattista, Debora
Servizio Civile Universale - Pro Loco Conversano