Ciao a tutti! Ci presentiamo, siamo i nuovi operatori del
servizio civile 2020 👋🏻. Ormai ci
leggete già da un paio di mesi, ma non avevamo avuto occasione per presentarci
prima di oggi; siamo Anna, Debora, Ilaria e Vanni. Siamo in servizio dal 20
febbraio, presso la Pro Loco di Conversano, per sviluppare un interessante
progetto sull’enogastronomia che mira alla riscoperta e al mantenimento delle
nostre tradizioni, del folklore e delle ricette tipiche. Purtroppo, l’arrivo
del coronavirus ha bloccato anche le nostre attività, ma continuiamo a lavorare
da casa e continuiamo ad impegnarci e a tenerci in contatto per portare avanti
il nostro progetto, senza intralciare la nostra voglia di continuare, da bravi
comunicatori, a sostenere e a condividere la bellezza, la storia e la cultura
del territorio conversanese attraverso i nostri canali social e con il
contributo emozionale e fotografico di ognuno di noi. 📷🌞
Io non posso che esser grata al servizio civile, alla Pro
Loco e a questo nuovo progetto sulla valorizzazione dell'enogastronomia, di
avermi innanzitutto accolta in un paese che non è il mio (abitando a Mola di
Bari) e di avermi dato l'opportunità di mettere in campo le competenze
acquisite durante i miei studi di comunicazione e la mia passione per il cibo
in generale per vivere un'esperienza sensoriale a 360°. È così, infatti, che
guardo alla mia personale scoperta del territorio di Conversano e del suo
folklore: una continua sollecitazione dei sensi, che mi permettono di entrare
in connessione con la natura e le persone che mi circondano e di assorbire
racconti, usi, costumi e sapori di questo paese e dei suoi abitanti. Tra la
fine di febbraio e gli inizi di marzo, ad esempio, tramite il senso della vista
ho potuto ammirare le caratteristiche vie del centro storico e visitare alcuni
dei principali monumenti storici, mentre grazie al tatto, ho aiutato a cucire e
realizzare insieme ai bambini di Conversano le tradizionali Pupe della
Quarantana, che abbiamo poi esposto sulla balconata del Castello. 🏰
In questo periodo di lockdown, invece, ho provato ad
avvicinarmi alla cucina locale, informandomi e condividendo con i miei colleghi
varie ricette di piatti tipici della Pasqua conversanese; ho, infatti, realizzato
e assaggiato in prima persona le famose "pastatelle", quell'involucro
fatto di farina, olio e vino bianco che racchiude un dolce ripieno alla
marmellata di ciliegie, noci, cannella e una grattata di limone e arancia...
Una vera esplosione di gusto e profumo! 🍒
Ora vi confesso che non vedo l'ora di aguzzare le mie orecchie per ascoltare, condividere e tramandare ai ragazzi più giovani quelle storie e quei detti che possano descrivere al meglio la città di Conversano.😉
Ora vi confesso che non vedo l'ora di aguzzare le mie orecchie per ascoltare, condividere e tramandare ai ragazzi più giovani quelle storie e quei detti che possano descrivere al meglio la città di Conversano.😉
Anna
In questo viaggio frenetico che è la vita, ci siamo
ritrovati d'un tratto ad arrestare la corsa contro il tempo, stravolgere le
nostre sane o insane abitudini, assaporare ritmi più lenti fare autoanalisi
provando a rispondere a grandi interrogativi esistenziali. Questa quarantena ha
visto vite di pendolari separati dagli addetti più cari. Oppure è stata
testimone di convivenze forzate che in qualche modo hanno permesso di conoscere
più a fondo le sfumature dell'essere umano, con le sue paure e le sue debolezze.
Questa quarantena ha visto amori finire senza seconde possibilità, o nuove connessioni
intrecciarsi. Anime disorientate perse nella solitudine di un monolocale.
Qualcuno ha dovuto reinventarsi, dando voce e valore a tutto quello che si era
ripromesso di fare, ma che continuava a rimandare per un tempo indefinito. C'è
chi ha ricominciato a studiare, leggere, ricoltivare la passione per uno
strumento musicale provando a comporre 🎼📚🎨. Chi ha programmato un figlio e chi
invece non vuole più averne a causa dello sconforto e dello stato di
insicurezza che lo abita. Ci siamo rinchiusi in casa 🏡 nel nome del buon senso
civico, ma abbiamo aperto le porte verso un percorso introspettivo che, al
termine di questa fase, ci vedrà sicuramente cambiati, con una pelle nuova,
forse un po' provati, ma rigenerati nel profondo e più consapevoli dei nostri
passi, dei progetti, delle aspettative. Ritorneremo forse ad apprezzare il
sublime delle piccole cose. 🌈
Debora
Oltre allo smartworking per il lavoro di ricerca legato al
progetto, durante questo lockdown, ho avuto modo di sperimentare un altro
evento in modalità telematica: la laurea! 🎓 Devo ammetterlo, non
era ciò che ho sempre immaginato, non c’erano amici e parenti ad abbracciarmi,
ma erano comunque tutti lì per me; abbiamo, infatti, organizzato una
teleconferenza su Skype in modo che tutti potessero seguire la discussione
della tesi e la proclamazione e vi posso assicurare che l’affetto non è
mancato. Più di quaranta persone collegate da ogni angolo dell’Italia e degli
Stati Uniti, centinaia di messaggi, tanti fiori e una corona d’alloro fatta in
casa (l’unica corona desiderata in questo periodo). È stato inaspettato,
imprevedibile, incredibile… ma comunque indimenticabile!
Ilaria
Io ho deciso di iscrivermi al concorso per il servizio
civile poiché mi intrigava molto l’idea di partecipare al progetto confezionato
dall’UNPLI inerente all’enogastronomia.🍝 Sono un appassionato di food, e per me
questa è l’occasione per ripercorrere le tradizioni culinarie del nostro
territorio, così ricco di piatti unici e caratteristici. Un territorio in cui
troviamo la massima espressione della dieta mediterranea che, per la sua
varietà di ingredienti e il perfetto equilibrio dei nutrienti essenziali, è
considerata la migliore al mondo. Sono stato sin da subito entusiasta quando il
20 Febbraio ho iniziato a lavorare come operatore volontario presso la Proloco
di Conversano assieme alle mie tre simpaticissime colleghe. Nonostante da circa
metà marzo questo maledetto virus ci costringa a lavorare da casa, noi non
abbiamo assolutamente perso la determinazione e la passione che ci ha
contraddistinto sin da subito! Personalmente ho trovato questo periodo come
un’opportunità unica da non farmi sfuggire per metterci alla prova e dimostrare
che col lavoro di squadra, nonostante la distanza, con un po’ di sacrificio e
non mollando mai, riusciamo a perseguire ugualmente il nostro obiettivo. Questa
la considero un po’ una deformazione professionale, in quanto questi valori li
ho ereditati dalla mia più grande passione sportiva, che è la pallavolo. 🏐
In questo periodo però la pallavolo ho dovuto metterla da
parte per coltivare altre passioni e desideri che avevo accantonato da tempo a
causa della frenetica routine giornaliera. Da quando sono a casa, infatti, ho
trascorso più tempo con la mia famiglia, ho riscoperto il piacere di leggere un
buon libro, ho avuto modo di disegnare e dipingere, tutto questo senza smettere
di dedicare tempo ed energie per il nostro progetto lavorativo con il servizio
civile grazie allo smartworking. La nostra speranza è che quanto prima si possa
ritornare a vivere la quotidianità, magari con una maggiore consapevolezza,
riconoscendo quelli che sono i veri valori e le cose che sono realmente
necessarie e importanti nella vita di ciascuno di noi. In fondo dobbiamo avere
solo un po’ di pazienza, continuare a mantenere le distanze, ad indossare le
mascherine, a rispettare tutte le norme di sicurezza e a prendere le dovute
precauzioni affinché nel più breve tempo possibile si ritorni alla normalità,
perché, come mi diceva sempre mia nonna, “mné.. a chien a chien amm’arrvè mbnd.” 👵🏼
Vanni
Restate sintonizzati sui nostri social e continuate a seguire il nostro lavoro!
Restate sintonizzati sui nostri social e continuate a seguire il nostro lavoro!