Giovedì 17 marzo è stata inaugurata la chiesetta di S. Chiara, lungo
via Porta Antica della città. A prendere inizialmente la parola è stato il Mons.
Domenico Padovano, centrando il suo intervento sul progetto del Museo
Diocesano, da sempre nei piani del vescovo uscente.
Poco dopo è intervenuto il sindaco Lovascio, il quale ha rilevato
l’importanza della cultura nel contesto urbano ed osservato la forte volontà del
vescovo dinanzi ad un progetto in cantiere già da viversi anni.
Il Mons. Vito Domenico Fusillo, vicario generale, ha invece illustrato
l’elenco dei lavori realizzati nelle strutture diocesane per merito delle
donazioni ottenute mediante l’8Xmille.
In seguito, l’architetto Gianni Manco, progettista e direttore dei
lavori del restauro, ha raccontato i vari restauri effettuati nel corso dei
secoli e ha mostrato, attraverso una carrellata di slide, le immagini
raffiguranti le parti in rovina dell’edificio prima della recente
ristrutturazione. Non sono mancati cenni storici a partire dall’ origine della
chiesa risalente al 1557, per opera di Giangirolamo I Acquaviva d'Aragona. Allo stesso periodo è datata l' insediamento delle suore dell' ordine francescano presso il monastero in S. Chiara.
Verso la conclusione, l’avvocato Mastroleo ha ricordato don Angelo
Coletta, il quale proprio in questa chiesa ha svolto la funzione di rettore per
un lungo periodo durato circa 50 anni. L’avvocato ha menzionato alcuni aneddoti
ed episodi, sottolineando l’interesse, oltre che la passione, dimostrata da don
Angelo verso la suddetta chiesa.
Al termine della conversazione è stato concesso al pubblico di visitare
l’iter del museo diocesano, corredato da preziose tele di rara fattura.
Angelo Coletta