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Stage e Concerto dei Damadakà: 28 luglio 2014 - Molfetta (BA)

Stage di Tammurriata giuglianese e concerto dei Damadakà.

28 luglio Molfetta - Chiostro di San Domenico

Stage 17.30-19.30
Concerto 21.30-23.00

Fabulanova e Carovana FolkArt presentano un progetto entusiasmante per la vostra estate danzante: i DAMADAKA’, affermato gruppo folk campano, con Stage e Concerto presso il Chiostro di San Domenico a Molfetta.

I Damadakà svolgono attività di ricerca, valorizzazione e riproposizione di musiche, danze e canti della tradizione orale del Sud Italia ed in particolare della Campania. Il loro repertorio spazia dai canti d’amore e di lavoro ai i canti devozionali e di pellegrinaggio, dai repertori polivocali alle danze tradizionali dell’area campana.

Il concerto “Viaggio a Sud” comprende tutte le forme della tammurriata dell’area vesuviana e i canti devozionali legati alla religiosità popolare. Uno spettacolo per rivivere la festa, la magia del cerchio della danza, la ritualità e la devozione popolare.


Lo stage “Ball ‘ncopp’ ‘o sisco: la giuglianese” introduce i partecipanti a questo stile peculiare del vasto repertorio delle tammurriate. Tipico della giuglianese è l’ utilizzo, insieme alla tammorra, (tamburo a cornice con sonagli), del sisco, un flauto di canna, che detta il ritmo a tutta la danza. Lo stage prevede una serie di fasi che, partendo dagli esercizi di riscaldamento e dalla dimostrazione tecniche dei passi base, avvia all'uso delle castagnette nel ballo, alle diverse figure nelle “votate” ed al significato simbolico del linguaggio corporeo (sguardi, gesti, movimenti, corpi)

L’evento sara’ arricchito da un inserto di danze internazionali a cura di Francesco Marino prima del concerto del gruppo campano.

Questo evento fa parte dell'iniziativa Zingaria Folk Movid, manifestazione che promuove le musiche e le danze folk di tutto il mondo con la partecipazione di gruppi danza e artisti vari: Ana Estrela Group, Damadakà, SMV Andria, Wolakota, Fabulanova, MusicAlkimia, DolnDa, Bollybari Dance, Haccafolk, Carovana FolkArt.

Presentazione gruppo Folk campano “ DAMADAKA’ ”

Il gruppo di musica tradizionale Damadakà svolge una decennale attività di ricerca, valorizzazione e riproposizione di musiche, danze e canti della tradizione orale del Sud Italia ed in particolare della Campania.
Il repertorio comprende tutte le forme più peculiari della cultura popolare legate al calendario agricolo e devozionale: i canti d’amore e di lavoro, i canti devozionali e di pellegrinaggio, i repertori polivocali e le danze tradizionali dell’area campana.
Il gruppo si forma direttamente alla scuola degli anziani, autentici portatori della tradizione, in anni di frequentazione di feste e rituali legati al mondo contadino.
Numerosi le partecipazioni a festival nazionali e internazionali e i riconoscimenti per l’attività di ricerca sul campo e di diffusione e salvaguardia della musica tradizionale come patrimonio culturale immateriale presso le comunità italiane e gli istituti di cultura all’estero.
Oltre l'attività di ricerca, il gruppo organizza attività laboratoriali musicali e coreutici nelle scuole di ogni ordine e grado come offerta formativa aggiuntiva alle nuove generazioni, al fine di valorizzare le identità locali e rinsaldare il senso di appartenenza al territorio.
Vincitore del festival internazionale di musica tradizionale Eurofolk 2006 e testimonial del comune di Napoli per la promozione della musica e della cultura tradizionale campana all’estero.
Ha suonato alla presenza di sua Santità Papa Benedetto XVI in occasione della giornata mondiale della Gioventù, alla presenza di Sua Eminenza Crescenzio Sepe, Cardinale di Napoli e di diverse cariche istituzionali.
Nel rispetto delle proprie origini, Damadakà propone un proprio percorso sulla base di linguaggi tradizionali arricchendoli con elementi di novità espressiva. Il risultato è una nuova interpretazione di quest'antica musica senza tradirne l'essenza, riaffermando la fondamentale importanza della parola cantata.

Musicisti e Danzatori
Daniele Barone - Voce, chitarra battente, tofa, tamburi a cornice, danza;
Dario Barone - Voce, tamburi a cornice, flauto, danza;
Giovanni Saviello - Voce, tamburi a cornice, fisarmonica, organetto;
Michele Arpa - Voce;
Margaret Ianuario - Voce, tamburi a cornice, ciaramella, sisco, danza;
Mario Musetta - Chitarra battente, voce;
Marianna Velotto - Danza;

Presentazione CONCERTO “Viaggio a Sud”

Spettacolo itinerante dedicato al vasto repertorio della musica tradizionale del Sud Italia con particolare attenzione alla Campania, alle sue forme di canto e di danza. Il repertorio comprende tutte le forme del “ball ‘ncopp ‘o tummurro” (meglio note come tammurriate) dell’area vesuviana che si alternano ai canti devozionali legati alla religiosità popolare, tra i quali i canti delle Confraternite, le novene e i canti di pellegrinaggio.
Uno spettacolo per rivivere la festa, la magia del cerchio della danza,
la ritualità e la devozione popolare.
Un viaggio... tra le emozioni del Sud

Presentazione STAGE “Ball ‘ncopp’ ‘o sisco: la giuglianese”


Nel vastissimo mondo della tammurriata, ovvero “ballo ‘ncopp ‘o tamburo” (ballo sul tamburo) della tradizione campana, lo stile della giuglianese è arrivato sino a i giorni nostri praticamente inalterato dagli “inquinamenti” e dalle rivisitazioni che la modernità ha indotto in altre tipologie del ballo.
La giuglianese nasce a Giugliano (da qui il nome), un grosso centro del napoletano e in alcuni altri paesi del casertano (Parete, Briano, litorale domizio, ecc.).
Tipico della giuglianese è l’ utilizzo, insieme alla tammorra, (tamburo a cornice con sonagli),
del sisco, un flauto di canna, che detta il ritmo a tutta la danza. Altra caratteristica peculiare della giuglianese è anche lo stile del canto, che appare, ad un esame superficiale, assolutamente privo di una struttura regolare nel suo svolgersi. In realtà, con un lavoro di ascolto, non è poi difficile rendersi conto, che il canto, oltre a possedere una sua fisionomia ben precisa nella successione degli accenti con i quali si cantano le strofe, ha invece nella giuglianese un ruolo decisivo, visto che esso detta il tempo ad ogni figura della danza.
La giuglianese si propone come ballo tradizionale molto dinamico, con figure a volte di grande intensità fisica, che si possono ritrovare, nel medesimo spirito, solo in un altro stile del ballo sul tamburo: l’ Avvocata di Maiori, vicino Salerno. Tuttavia, mentre quest’ ultimo stile è ormai quasi scomparso, la giuglianese è ancora ad oggi vissuta dalle famiglie.
Uno dei motivi di questo persistente e forte radicamento della giuglianese è certamente da ricondurre alla grande attenzione con la quale i portatori di questa tradizione selezionano le nuove leve da inserire nelle proprie “paranze” (gruppi di cantatori, suonatori e ballatori).
Ciò ha consentito una certa impermeabilità di questo stile dalle influenze e contaminazioni esterne.
Ballata, in determinati ambiti, da tutti i livelli di età, la giuglianese si pone a volte come momento di iniziazione e di passaggio per gli adolescenti. Determinate figure della danza che gli adulti fanno eseguire ai giovani, segnano così idealmente l’ ingresso a tutti gli effetti nella comunità.
La giuglianese si pone quindi, nella sua espressività così marcata, ancora più che in altri stili, come vero ed autentico veicolo di conoscenza della cultura e delle consuetudini di una intera comunità, che in essa si manifesta così profondamente.

Oltre ad apprendere le tecniche di base dello stile della giuglianese, l’obiettivo del corso è quello di recuperare lo spirito e la ritualità, di valorizzare e divulgare il patrimonio musicale e culturale della nostra terra e di sensibilizzare le nuove generazioni a questa secolare tradizione.

Introduzione alla giuglianese
- Esercizi di riscaldamento
- Dimostrazione tecniche dei passi base
- Le castagnette e il loro uso nel ballo
- Le diverse figure nelle “votate”
- Il significato simbolico del linguaggio corporeo (sguardi, gesti, movimenti, corpi)
- Sezione corale e gruppi di lavoro per coinvolgere tutti i partecipanti

---- Lo stage si attiverà con il raggiungimento minimo di 10 iscritti. ----

Presentazione del luogo dello stage e concerto per chi verra’ fuori Molfetta

"Il “ Chiostro della Fabbrica di San Domenico” è ubicato nel corpo di fabbrica dell’ex Convento di San Domenico, la cui costruzione (1638-1774) iniziò ad opera di Mons. Giacinto Petronio, frate domenicano diventato Vescovo di Molfetta. Dalla soppressione degli ordini religiosi entra nella disponibilità del comune e viene adibito ad altri usi fino alla attuale destinazione di Museo e contenitore culturale. Infatti, l’edificio ospita anche, nella ex neviera , la mostra etnografica "" De li mastri lavoranti vascelli nei cantieri di Molfetta"", curata dall’Archeoclub, con disegni, modelli, attrezzature da lavoro, ecc. Al piano terra, invece, la “Sala Conferenze Beniamino Finocchiaro "", la Gipsoteca ""Giulio Cozzoli"", l’Archivio Storico Comunale, il laboratorio didattico multimediale e l’internet point, il favoloso Chiostro. Al primo piano, insieme alla biblioteca comunale "" G. Panunzio”, la biblioteca dei ragazzi e la sezione filatelica, è situato il Museo della fabbrica di San Domenico, che si sviluppa in sezioni espositive collocate in stanze e in un corridoio galleria. Le sezioni riguardano i seguenti ambiti tematici: MARE, TERRITORIO, ARTE E FEDE e conserva testimonianze dei grandi periodi storico-culturali del MEDIOEVO, RINASCIMENTO, BAROCCO, OTTOCENTO-NOVECENTO. "


Info e costi
Vincenzo de Pinto
3807090700
Francesco Marino
3804379140

Prevendita concerto
3807090700