La rete dei siti Longobardi italiani viene iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: è la decisione della World Heritage Committee riunitasi a Parigi dal 19 al 29 giugno 2011 che ha così decretato l'instituzione di cinque nuovi siti rispettivamente in Colombia, Sudan, Giordania, Germania e appunto in Italia. In Puglia, la cittadina di Monte Sant'Angelo, con il suo santuario di San Michele Arcangelo, si aggiudica l'alto riconoscimento UNESCO insieme ad altri sei siti italiani - Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio e Gornate Olona (Varese), Spoleto, Campello sul Clitunno (Perugia), Benevento - inseriti nell'itinerario “I Longobardi in Italia. Luoghi del potere (568-774 d.C.)" che comprende le più rilevanti testimonianze longobarde presenti in Italia.
La città pugliese rappresenta il punto più alto e significativo della storia religiosa dei Longobardi in Italia, oggi punto di riferimento di tutta la cristianità, per i continui pellegrinaggi al suo santuario.
La città pugliese rappresenta il punto più alto e significativo della storia religiosa dei Longobardi in Italia, oggi punto di riferimento di tutta la cristianità, per i continui pellegrinaggi al suo santuario.