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mostra Matisse. La seduzione di Michelangelo

Mostra Matisse. La seduzione di Michelangelo. in programma dall'11 febbraio al 12 giugno al Museo di Santa Giulia a Brescia.
A disposizione per ogni eventuale chiarimento.
Con i miei più cordiali saluti,
Federica Fasan



BRESCIA - MUSEO DI SANTA GIULIA

11 febbraio – 12 giugno 2011

MATISSE. La seduzione di Michelangelo



Da febbraio Brescia sarà protagonista di un'offerta culturale internazionale grazie a una mostra di altissimo livello promossa dal Comune di Brescia e organizzata da Fondazione Brescia Musei e Artematica.

L'esposizione analizzerà la relazione fra scultura e pittura nell'arte di Matisse a partire dallo studio intenso e continuativo che egli compie, dal 1906 fino alla fine degli anni '30, dell'opera di Michelangelo.


Matisse. La seduzione di Michelangelo, curata da Claudia Beltramo Ceppi, coadiuvata da un comitato scientifico composto dai maggiori esperti di Matisse, presenterà oltre 150 opere del maestro francese, dai primi anni del secolo fino agli anni '50, cui si affiancheranno diversi calchi di alcune delle più importanti sculture di Michelangelo tra cui quelle della Cappella Medici, oltre a un importante disegno originale raffigurante due Veneri.

L'esposizione proporrà un inedito percorso nella lunga ricerca, durata più di mezzo secolo, che Henri Matisse (1869-1954) compì per giungere a un'arte che fosse una semplificazione assoluta della pittura, alla luce del suo studio giovanile e poi maturo, della scultura di Michelangelo.
Come ebbe modo di affermare lo stesso artista francese, "Disegno l'Aurora e la modello, studio il Lorenzo de' Medici di Michelangelo: cerco di impadronirmi della concezione chiara e complessa che è alla base della costruzione di Michelangelo". L'arte di Michelangelo costituì per Matisse un riferimento e una fonte di riflessione che gli permise di lavorare sul perpetuo rapporto tra linea e volume, disegnando e dipingendo in maniera sculturale.

È proprio il rapporto tra scultura e pittura a esprimere al massimo l'urgenza di Matisse di superare continuamente i propri limiti, ed è la scultura il momento in cui egli si riallaccia più apertamente alla tradizione che lo ha preceduto. Michelangelo è in questo il suo maestro supremo: "Si potrebbe far rotolare una statua di Michelangelo - affermava - dall'alto di una collina fino a far scomparire la maggior parte degli elementi di superficie: la forma rimarrebbe comunque intatta".

Del genio italiano condivise la passione sempre insoddisfatta per l'opera, mentre ne ammirò la capacità di sperimentare, fino all'equilibrio estremo, la forza e la tensione che distorcono i corpi. Al capolavoro michelangiolesco L'Aurora - conservata nella chiesa di San Lorenzo a Firenze - Matisse si rifà esplicitamente nel realizzare quella statuetta del Nudo disteso che ricomparirà in tanti dipinti contemporanei. A Michelangelo tornerà per trovare nuove soluzioni spaziali nei tormentati anni Venti. E non a caso, la sua più sofferta scultura sarà proprio quel meraviglioso Grande nudo seduto che esplicitamente a Michelangelo si riferisce e che Matisse trascorrerà ben sei anni a modellare e rimodellare, fino a considerarla la sua opera più importante.
E l'eco di questa ricerca spasmodica tra tensione ed equilibrio riaffiorerà nella serie delle odalische di questo periodo, nei disegni, e nelle sculture che le accompagneranno.

Successivamente, altri saranno i problemi che lo coinvolgeranno, ma ancora, nella serie di dipinti dal 1921 al 1940, la figura centrale, a volte dipinta, a volte solo abbozzata, assumerà una profondità spaziale e monumentale di michelangiolesca memoria.

La conseguenza del suo intenso interrogarsi sulla plasticità dei corpi in rapporto con il loro sfondo decorativo, troverà infine una soluzione inattesa nella geniale invenzione delle gouaches découpées, che riconcilieranno finalmente l'elemento pittorico e quello scultoreo dell'opera in un procedimento di fusione di cui Matisse stesso dirà: "Ritagliare a vivo nel colore mi ricorda il procedimento diretto della scultura".
Egli giunse così al definitivo superamento dell'aspetto bidimensionale e di quello tridimensionale dell'opera fino a creare un nuovo universo di forme colorate che di entrambe hanno mantenuto la capacità di sintesi e la tensione.
L'opera di Matisse si è fatta spazio.


In contemporanea, al Museo di Santa Giulia, Ercole il fondatore. Dall'Antichità al Rinascimento


MATISSE. La seduzione di Michelangelo
ERCOLE IL FONDATORE. Dall'Antichità al Rinascimento
Brescia, Museo di Santa Giulia
11 febbraio – 12 giugno 2011

lunedì – giovedì: 9.00 - 20.00
venerdì e sabato: 9.00 - 21.00
domenica: 9.00 - 20.00


Biglietti
Intero € 14,00; ridotto € 11,00 (studenti universitari fino a 26 anni con tessera o libretto, over 60, soci TCI , soci FAI, soci ARCI, altre categorie convenzionate); ridotto speciale € 8,00(fino a 18 anni non compiuti, titolari Card "Brescia Musei Desiderio"); ingresso gratuito (bambini fino a 5 anni, disabili con accompagnatore, soci ICOM); ridotto gruppi (solo su prenotazione) € 9,00 (da 15 a 25 persone (ingresso omaggio per il capogruppo); ridotto scuole (solo su prenotazione) € 6,00.


info e prenotazioni
Numero Verde 800 775083
www.matissebrescia.it


in allegato: Henri Matisse, Il lanciatore di coltelli
© Succession H. Matisse by SIAE 2010


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