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Sos patrimonio culturale immateriale

Lunedì 30 Marzo, alle ore 11, presso la sede della Società Geografica Italiana in Villa Celimontana a Roma, il presidente dell’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco), Claudio Nardocci, presenterà il volume Il patrimonio dimenticato, guida conclusiva del progetto
“SOS PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE”.
Alla presentazione parteciperà anche il presidente per l’Osservatorio parlamentare per il turismo, Pierluigi Mantini.
Il volume rappresenta un’opera particolare nel panorama delle guide turistiche, in quanto raccoglie e promuove proprio le località inserite nel progetto “SOS PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE”. Tale progetto, ideato dall’UNPLI, finanziato dal Ministero delle Politiche sociali e patrocinato dall’ENIT e dall’Osservatorio parlamentare per il turismo, rappresenta il primo progetto operativo strutturato in maniera capillare sul territorio italiano, grazie alla distribuzione geografica delle circa 6.000 associazioni Pro Loco aderenti. Ecco i numeri del progetto: un anno di lavoro, 130 giorni da un capo all’altro dell’Italia, 32 mila chilometri percorsi, migliaia di persone coinvolte, 80 ore di assemblee pubbliche, 300 interviste, 100 ore di filmati, 4 mila fotografie.Il patrimonio dimenticato è l’opera realizzata a suggello di un’importante iniziativa finalizzata alla riscoperta dello sterminato patrimonio di tradizioni orali, folklore, pratiche sociali, riti, feste e artigianato del nostro Paese. Il volume va oltre la “classica” promozione di monumenti, musei e chiese, dando vita ad una guida turistica del tutto particolare. «L’obiettivo - ricorda il presidente Nardocci - è stato quello di documentare ed archiviare tutti gli argomenti legati alle tradizioni delle località selezionate. Per riportare l’attenzione sull’importanza di continuare ad alimentare questi patrimoni, attraverso un riconoscimento del ruolo svolto dagli ultimi custodi di saperi trasmessi oralmente». Questa è l’impresa sostenuta dall’UNPLI: una valorizzazione del territorio attraverso iniziative sostenibili, sensibili dell’ambiente e rispettose delle tradizioni locali e degli abitanti che ne garantiscono la riproduzione. Proprio per tale motivo, la presentazione del 30 Marzo prossimo sarà anche l’occasione per un incontro con alcuni dei principali attori del turismo italiano: una momento di riflessione sulle potenzialità del patrimonio culturale immateriale inteso come una risorsa fondamentale per lo sviluppo del territorio.