Proprio come nella tradizione, quest'anno le pettole arrivano dopo l'Immacolata. Sabato 13 e domenica 14 dicembre, il Parco Letterario Formiche di Puglia Tommaso Fiore, in collaborazione con il Comune di Noci, l’AIS Puglia (Associazione Italiana Sommelier) e la Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroalimentari e Assessorato al Turismo, appronterà l'atmosfera e i chioschi per la degustazione di pettole, cartellate, cioccolato, da bere e da mangiare e di vino dolce. Da Piazza Garibaldi a via Calvario, coinvolgendo piazzette, slarghi e gnostre del centro storico, sarà festa, con musici, teatranti, danzatori, giocolieri, saltimbanco, trampolieri, mangiafuoco, sbandieratori. Colori, ritmo, gioiosa e multiforme allegria sostenuta, alla pari, dal gusto morbido e caldo delle pettole, dalla soave e profumata dolcezza del cioccolato, dalle note aromatiche del vino. Ancora un'occasione per consolidare gli aspetti ludici e culturali delle nostre tradizioni, quelle più antiche e quelle più recenti, ma sicuramente tratti salienti della operatività del nostro territorio, del nostro essere “formiche”. Proprio come nella tradizione, quest'anno le pettole arrivano dopo l'Immacolata. Sabato 13 e domenica 14 dicembre, il Parco Letterario Formiche di Puglia Tommaso Fiore, in collaborazione con il Comune di Noci, l’AIS Puglia (Associazione Italiana Sommelier) e la Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroalimentari e Assessorato al Turismo, appronterà l'atmosfera e i chioschi per la degustazione di pettole, cartellate, cioccolato, da bere e da mangiare e di vino dolce. Da Piazza Garibaldi a via Calvario, coinvolgendo piazzette, slarghi e gnostre del centro storico, sarà festa, con musici, teatranti, danzatori, giocolieri, saltimbanco, trampolieri, mangiafuoco, sbandieratori. Colori, ritmo, gioiosa e multiforme allegria sostenuta, alla pari, dal gusto morbido e caldo delle pettole, dalla soave e profumata dolcezza del cioccolato, dalle note aromatiche del vino. Ancora un'occasione per consolidare gli aspetti ludici e culturali delle nostre tradizioni, quelle più antiche e quelle più recenti, ma sicuramente tratti salienti della operatività del nostro territorio, del nostro essere “formiche”.