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Antropolaroid: spettacolo teatrale di Tindaro Granata - lunedì 21 luglio 2014, Monopoli (BA)

Le Politiche Culturali e Giovanili della Città di Monopoli, in collaborazione con Vincenzo Zampa, presentano:

ANTROPOLAROID, spettacolo teatrale di e con Tindaro Granata.

Definire “Antropolaroid” non è semplice, ad oggi non c'è nulla di paragonabile 
al lavoro originalissimo di Granata.
For¬se dovremmo chiamare in cau¬sa Charlie Chaplin, ma anche il teatro dei racconti e della terra sicula, o semplicemente un lavoro sull’immaginazione, la musica, la memoria.
"Antropolaroid", spettacolo di cupa bellezza, struggente, attraversato da un'inquietudine dolorosa, dove a tratti si coglie ugualmente, amaramente, l'occasione di ridere, per la caratterizzazione dei personaggi, il loro susseguirsi veloce sulla scena, per l'abilità stessa dell'attore nel trasformarsi: tante le metamorfosi.
Straordinario Tindaro Granata che da solo racconta di figure familiari, di generazioni, di una terra, la Sicilia, da cui poi anche allontanarsi. Con il proposito di andare a Roma, diventare attore, fare del cinema...


Perché dentro questo spettacolo ad alta condensazione e intelligenza teatrali, ci sono, rielaborate con molta sensibilità, schegge di storia dello stesso interprete in scena, con quel titolo che fonde insieme la ricerca antropologica con lo scatto fotografico, la memoria trattenuta nell'immagine, racconto tramandato, vissuto profondamente.

"Antropolaroid" è creazione teatrale colma di molte emozioni, per il testo, la recitazione, per la concretezza e l'universalità della narrazione, il ritmo avvolgente.
Tindaro Granata passa attraverso i decenni in molteplici ruoli, ad ogni età, maschio e femmina, tra giochi, balli, lavoro, relazioni familiari, paure, brevi passaggi ogni volta a comporre dialoghi, legami, situazioni, lui solo e tanti: davvero magnifico.
La novità di uno spettacolo come “Antropolaroid”, che lo differenzia dagli altri monologhi, sta nell’utilizzo di una tecnica, antica, come quella del “cunto”, che viene scomposta e il meccanismo del racconto viene sostituito dalla messa in scena dei dialoghi tra i personaggi del racconto. 
Non vengono narrati i fatti, ma i personaggi parlano tra di loro e danno vita alla storia.

TRAMA
Francesco Granata, nel settembre del 1925, muore dopo aver scoperto di avere un tumore incurabile. La moglie incinta, sola, si reca spesso al cimitero e non trova pace sulla tomba del marito. 
Il figlio, Tindaro Granata, nel 1948 viene implicato in un omicidio di mafia, ordinato da un noto mafioso di Patti. 
Maria Casella nel ‘44 si innamora di Tindaro incontrandolo ad una serata di ballo organizzata da suo padre per presentargli il suo futuro sposo, un ufficiale tedesco. La giovane si oppone al matrimonio e scappa con Tindaro.
Teodoro Granata nasce l’anno dopo. Diventato adulto, Teodoro emigra in Svizzera. Tornato in Sicilia sposa Antonietta Lembo e con l’aiuto del Signor Badalamenti apre una falegnameria. Tindaro Granata nasce nel settembre del ‘78. Adulto, parte per il servizio militare, si imbarca per due anni sulla nave Spica e qui incontra il nipote del boss del suo paese di origine, Patti.
Il giovane Tino (nipote del boss) dopo che il padre viene indagato per delitti di mafia si confida con Tindaro e si abbandona ad un triste destino. Ma questo è anche il giorno in cui Tindaro parte per Roma, vuole diventare un attore.

Premio “Mariangela Melato” - Prima Edizione 2013 - Attore Emergente
Premio della giuria popolare della “Borsa Teatrale Anna Pancirolli”.
Premio “ANCT” dell'Associazione Nazionale dei Critici nel 2011.
Premio Fersen in qualità di “Attore Creativo” nel 2012.

Scene e costumi : Margherita Baldoni e Guido Buganza
Elaborazioni musicali: Daniele D’Angelo
Luci: Matteo Crespi

Monopoli (Bari)
Sagrato della Basilica - Cattedrale "Maria Santissima della Madia"
ore 21:00
ingresso libero
Info. 080.4140213 - 349.7636474