Secondo i testi scritti dall'architetto Sante Simone, in passato vigeva l’usanza di appendere da un balcone all'altro, in occasione del periodo quaresimale, sette bambole di pezza. Il rito, utile per contare le settimane mancanti al giorno della resurrezione, prevedeva che ogni sette giorni venisse tolta una pupa, fatta cadere e chi la prendeva, i bambini, ricevevano una ciambella: le bambole, infatti, vengono chiamate “pupe della quarantana” per ricordare il tempo che precede l’evento pasquale.
Tale tradizione viene ricordata e mantenuta annualmente dall’ Ass. Pro Loco: dal mercoledì delle ceneri le pupe verranno agganciate sul balcone adiacente la sede pro loco, ed ogni domenica, a partire dal 6 marzo, al tramonto avverrà la discesa di una pupa.
Al termine della discesa dell’ultima pupa, prevista per la domenica di Pasqua del 17 aprile, saranno distribuiti ovetti di cioccolata ai bambini presenti.
Un evento, dunque, che vuole unire passato e presente in virtù delle tradizioni e del folklore della nostra città che non devono essere dimenticate.
Tale tradizione viene ricordata e mantenuta annualmente dall’ Ass. Pro Loco: dal mercoledì delle ceneri le pupe verranno agganciate sul balcone adiacente la sede pro loco, ed ogni domenica, a partire dal 6 marzo, al tramonto avverrà la discesa di una pupa.
Al termine della discesa dell’ultima pupa, prevista per la domenica di Pasqua del 17 aprile, saranno distribuiti ovetti di cioccolata ai bambini presenti.
Un evento, dunque, che vuole unire passato e presente in virtù delle tradizioni e del folklore della nostra città che non devono essere dimenticate.
Quest'anno la manifestazione è patrocinata dal Comune di Conversano, dall'Unpli Puglia e rientra nel cartellone Dentro il Borgo
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