CONTEMPO WINTER 2022_SPECIAL EDITION: “In Giro per Bari” Mostra di fotografia Rocco Errico dall’archivio della Fondazione Giuseppe Di Vagno
CONTEMPO
WINTER 2022_SPECIAL EDITION
“In Giro per Bari”
Mostra di fotografia
Rocco Errico
dall’archivio della Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921)
a cura di Valentina Iacovelli
dal 24 febbraio al 13 marzo
Ex Palazzo delle Poste di Bari
(piazza Cesare Battisti 1)
Al
via un’edizione speciale di Contempo:
il progetto dedicato alle produzioni per l’arte e la cultura contemporanea di Valentina Iacovelli nel 2022 inaugura
una fase invernale e porta per la prima volta a Bari i lavori di Rocco Errico. Un viaggio per immagini per la Bari
degli anni settanta con le preziose fotografie di Rocco Errico, patrimonio
della Fondazione Di Vagno di Conversano, che grazie a Contempo,
saranno esposte in mostra dal 24 febbraio al 13 marzo a Bari all’Ex Palazzo
delle Poste.
Rocco Errico è stato uno dei reporter più noti
degli anni ottanta, ha espresso la sua passione civile e sociale militando nel
PSI e ritraendo con la sua macchina fotografica la vita, la sofferenza, le
vicende delle persone comuni, con una naturale preferenza per quelle meno
fortunate. In questa mostra dal titolo “In giro per Bari” si possono
ammirare i suoi reportage dedicati al capoluogo pugliese. Si tratta di 20 scatti del 1971,
alcune mai stampati ed esposti per la prima volta, che testimoniano la storia e
l'anima della città di Bari nelle espressioni quotidiane abituali e nelle sue
evoluzioni. Lo sguardo va dal basso verso l'alto, dall’alto verso il basso in una
Bari che non c’è più e questo crea un effetto di grandiosità. La raccolta è stata dichiarata di
interesse storico particolarmente importante dalla soprintendenza archivistica
e bibliografica della Puglia e della Basilicata nel 2019.
In accostamento alle sue foto la curatrice Valentina Iacovelli ha selezionato il lavoro di Silvestro Simeone, reporter di Locorotondo, classe 1990. “La scelta di confrontare lo sguardo di una nuova generazione di artisti con quella del passato dà un senso di completezza alla mostra, che presenta la Bari di ieri accanto a quella di oggi. Una fotografia urbana che ci restituisce uno sguardo poetico sulla città”, spiega Valentina Iacovelli, curatrice e fondatrice di Contempo. E aggiunge: “Le collezioni d’arte conservate nei Musei e nelle Fondazioni pugliesi rappresentano la nostra memoria collettiva, e sono fondamentali per tramandare il valore semantico e culturale alle generazioni future. Le due mostre intendono esplorare un arco temporale che va dagli anni ’70 ad oggi, ed offrire come in un film, una visione in moviola, il nostro territorio ripreso da due autori molto diversi tra loro”.
IL 3 MARZO S’INAUGURA LA MOSTRA DEDICATA
A GIANNI LEONE - Contempo Winter continuerà a Conversano dal 3 marzo al 3
aprile nell’ex chiesa di San Giuseppe, in collaborazione con la Fondazione
Museo Pino Pascali, con una mostra dedicata alle fotografie di Gianni Leone,
dagli anni settanta ad oggi. Fotografo di origini pugliesi, diventato famoso
per la sua ricerca dei paesaggi italiani e pugliesi con il suo stile peculiare
che lo ha reso precursore di un metodo. In mostra anche foto scattate a
Conversano. Gianni Leone assieme ai suoi colleghi Luigi Ghirri, Mario Cresci,
Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte al rinnovamento dell’iconografia della
fotografia italiana, ribaltando stereotipi e luoghi comuni sul Bel Paese.
Il format CONTEMPO sceglie, dunque, di portare al di fuori dalle fondazioni e dai musei le collezioni, diffondere la cultura del “bello”, portando opere al di fuori degli spazi tradizionali per raggiungere un pubblico più ampio. L’arte si fa, sempre più spesso, strumento di riqualificazione e valorizzazione del territorio, uscendo dai musei per entrare nello spazio condiviso, reinterpretandolo, e contrastando l’intellettualismo di un messaggio per pochi con l’obbiettivo di sottolineare le opere e i luoghi, e soprattutto le opere per tutti, grazie a interventi inclusivi nella città ospitante. Uscire per utilizzare la città come luogo privilegiato, garantire un’offerta culturale e artistica di qualità estendere la possibilità di fruizione anche all’esterno
IN GIRO PER BARI – DAL 24 FEBBRAIO AL 13 MARZO
Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 20.00 e dal sabato e
domenica ore dalle ore 9.00 alle ore 17.30
*sono
previste visite guidate per le scuole su prenotazione.
Info:
www.contempofestival.it
info@contempofestival.it
+39.3669809341
Rocco Errico (Livorno 1933-Bari 1987)
Nel
1963 si iscrive al Partito Socialista Italiano e la sua vita viene
caratterizzata da questa doppia vocazione, che si intreccerà perfettamente:
Rocco esprime la sua passione civile e sociale militando nel PSI e insieme
testimoniando con le sue foto la vita, la sofferenza, le vicende delle persone
comuni, con una naturale preferenza per quelle meno fortunate. Rocco degli anni
’60 è un fotografo apprezzato per i suoi ritratti, per la perfezione e la
coerenza dei giochi di luce: i volti e gli oggetti sembrano obbedire ad
un’armonia intrinseca, ad una razionalità euclidea. Rende omaggio a sua moglie
Noemi con decine di ritratti irripetibili. Ma negli anni ’70 affiora la sua
vera vocazione: il reportage, la fotografia che racconta storie di vita ed
impietosamente indica e denuncia contraddizioni insopportabili. Bambini di Bari
vecchia, vecchi abbandonati in ospizi, cimiteri di guerra, sono i servizi
fotografici con i quali ottiene consensi e diversi premi a livello nazionale.
Insieme ai suoi reportage, Rocco ama riprendere anche le persone ed i volti più
noti, quelli che “fanno la storia”, ma sempre con uno stile personalissimo e
sovente ritraendoli in momenti e gesti inconsueti, giocando mirabilmente con il
bianco/nero e riportandoli a una dimensione di persone comuni. Si ricordano le
sequenze dedicate ad Andreotti, Craxi, De Martino, Lama, Nenni e quella
scattata ad un concerto di Mina. Famosissimo il suo reportage ai funerali di
Pietro Nenni, dedicato ai volti ed alle storie dei militanti del PSI giunti con
le loro bandiere da ogni parte d’Italia. Rocco Errico firma inoltre tutte le
foto di scena del Teatro Abeliano. All’inizio degli anni ’80 è ormai un
fotografo affermato e uno dei più noti fotoreporter italiani. Il suo
entusiastico impegno sociale, la sua arguzia di osservatore dei costumi gli
fanno guadagnare collaborazioni con riviste e quotidiani. Nel pieno della vita,
giunto a una straordinaria maturazione intellettuale ed artistica, al pieno e
sereno equilibrio di quella miscela di interessi e passioni sulla quale ha
fondato la sua esistenza e cioè famiglia, lavoro, politica, fotografia, cede ad
una malattia che, nel breve volgere di due mesi, lo vince il 27 agosto del
1987.
Silvestro Simeone (1990) Assistente fotografo nello studio
“Foto -G-”dai 16 ai 24 anni, si è occupato di foto per eventi e still-life,
cataloghi, sviluppo e stampa in camera oscura. Ora è un freelance, lavora tra
la Puglia e Bologna, collabora con "YOOX.COM", Airbnb, Arte sotto i
portici e Artefiera.
Info www.silvestrosimeone.it