"MADRE": performance di Gabriele Morleo.
La madre è corpo immobile, simulacro cristallino del ruolo ancestrale.
SABATO 29 APRILE
ORE 20.30-22.00
LA CITTÀ DELLE DONNE
MONASTERO DI SAN BENEDETTO
https://www.facebook.com/events/1252445311541199/
La madre è corpo immobile, simulacro cristallino del ruolo ancestrale.
Imbalsamata nel suo atto di dolore l’istantanea è offerta al pubblico nelle mura del monastero; nel silenzio una stanza si vela.
La performance, della durata di un’ora, avrà inizio alle 20,30.
Gabriele Morleo è nato nel 1981 a Conversano (Ba), vive a Livorno e a Roma dove ha studiato Arti e Scienze dello spettacolo presso l'Università “La Sapienza”. Nel 2005 fonda la casa di produzione cinematografica indipendente “Koyaanisqatsy” con la quale produce e dirige la docufiction “Gramsci, film in forma di rosa” girato all'interno della Casa Circondariale di Turi e che ha visto protagonisti gli stessi detenuti. Il film è stato distribuito e proiettato in Italia e all'estero. Nel 2012 fonda a Livorno, assieme ad altri artisti, “CARICO MASSIMO/Contenitore d’arte contemporanea. Sempre nel 2012 dirige con Federico Cavallini il critofilm “Gli dei Partono. Documentazione di un lavoro”. Ha all'attivo diverse mostre personali e collettive, tra le più importanti “Imaginary Landscape”, collettiva realizzata a Luglio 2015 con il “Centro per l'arte Contemporanea Luigi Pecci” di Prato nell'ambito del progetto “Tu35” e “La Macchina Mondiale” (Palazzo Caetani, Cisterna di Latina, 2016) personale curata dal filosofo Diego Fusaro.
Gabriele Morleo è nato nel 1981 a Conversano (Ba), vive a Livorno e a Roma dove ha studiato Arti e Scienze dello spettacolo presso l'Università “La Sapienza”. Nel 2005 fonda la casa di produzione cinematografica indipendente “Koyaanisqatsy” con la quale produce e dirige la docufiction “Gramsci, film in forma di rosa” girato all'interno della Casa Circondariale di Turi e che ha visto protagonisti gli stessi detenuti. Il film è stato distribuito e proiettato in Italia e all'estero. Nel 2012 fonda a Livorno, assieme ad altri artisti, “CARICO MASSIMO/Contenitore d’arte contemporanea. Sempre nel 2012 dirige con Federico Cavallini il critofilm “Gli dei Partono. Documentazione di un lavoro”. Ha all'attivo diverse mostre personali e collettive, tra le più importanti “Imaginary Landscape”, collettiva realizzata a Luglio 2015 con il “Centro per l'arte Contemporanea Luigi Pecci” di Prato nell'ambito del progetto “Tu35” e “La Macchina Mondiale” (Palazzo Caetani, Cisterna di Latina, 2016) personale curata dal filosofo Diego Fusaro.
SABATO 29 APRILE
ORE 20.30-22.00
LA CITTÀ DELLE DONNE
MONASTERO DI SAN BENEDETTO
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