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Cromie strutturate

La Galleria "Adsum Artecontemporanea" riparte dall'esposizione personale del palesino Franco Bratta, artista di lungo corso che si presenta al pubblico terlizzese con una personale di oltre 50 opere. Paesaggi colorati, scomposti e destrutturati in cui colori caldi si alternano a colori freddi quasi come il Bene sembra avvicendarsi al Male, tra giorno e notte, tra sole e luna. Questa è la relazione del Prof. Luigi Dello Russo - critico d'arte della galleria "Adsum": Bratta è stato fino agli anni sessanta pittore realista, nell' accezione di osservatore analitico delle immagini della realtà urbanistica circostante: le sue casette o i più complessi edifici hanno nell' apparente semplicità di artista naif una strutturazione costruttiva di forme geometriche che portano direttamente al postcubismo sintetico rivissuto e naturalizzato dai Carrà, Rosai ed altri nomi eccellenti della pittura italiana degli anni del 'ritorno all'ordine'. Quella strutturazione poi si è conservata in seguito quando, abolendo ogni fenomenismo apparente, ne lascia intatto il noumeno portante e reggente, che non e' per questo negazione del reale, ma al contrario lucida costruzione geometrico-materica delle forze sottese. Ma qualche riferimento naturalistico, diretto o allusivo, persiste ed ha la sua ragione in una memoriale liricità da cui tutta l'opera ha avuto origine. Nello specifico si tratta prevalentemente di elementi astronomici, come il sole o la luna , quali simboliche presenze di forme di vita basilari del cosmo, fuori e sopra le costruzioni più o meno utili degli uomini. Tale pittura non e' da ritenersi informale, bensì analitico-ottica in quanto ricollegabile alla grande tradizione razionalistica delle ricerche visive della Bauhaus".